venerdì 28 ottobre 2011

Un'antica guida Micheline: la Tabula Peuntingeriana



La Tabula Peuntingeriana è l'unica carta stradale Romana giunta sino a noi, manca solo la parte estrema occidentale dell'impero cioè gran parte della Britannia e della Penisola Iberica entrambe sicuramente riprodotte in origine ma andate perdute già prima della riproduzione medievale.

La Tabula Peutingeriana fu rinvenuta nel 1507 da Konrad Celtes, bibliotecario dell’imperatore Massimiliano I, il luogo del ritrovamento resta tutt'ora ignoto, mentre la sua denominazione corrente la si deve al secondo proprietario, Konrad Peutinger, cancelliere di Augsburg.

La parte della Tabula Peutingeriana giunta sino a noi era in precedenza un rotolo di pergamena lungo m 6,74 e titleo cm 34 composto di 11 segmenta cuciti fra loro.

Nel 1863 queste 11 parti furono staccate in 11 fogli singoli al fine di meglio preservare lo straordinario documento. Nella Tabula Peutingeriana è contenuta una rappresentazione che abbracciava tutto il mondo conosciuto dagli antichi romani (Europa, Asia, Africa) che si estendeva, presumibilmente, dalle Colonne d’Ercole fino alle estreme regioni orientali ben oltre il confine dell'Impero (India, Birmania, isola di Ceylon, Le Maldive e Cina (Sera Maior) il paese dei Seres..

Il cartografo intendeva fornire al viaggiatore una vera mappa stradale che indicasse le distanze esatte tra un centro abitato e quello successivo, distanze espresse in miglia romane oppure in leghe (per la Gallia) o in parasanghe (per l'Oriente), illustrando sulla carta, in maniera precisa e determinata, il percorso viario arricchito da informazioni utili al viaggiatore stesso. Tali informazioni "turistiche" erano date dall'indicazione scritta o disegnata della presenza lungo il tragitto di centri minori e maggiori, di centri termali oppure di vere e proprie stazioni di posta "caravan serragli" con annesse osterie.

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